27 maggio 2004
Dove: Regent theater 614 La Brea Av. Los Angeles
Tradotto da:Francesca
Redatto da: Marcy
Domanda del Pubblico: Qual’era il programma per la registrazione del film e avete improvvisato alcuni dei dialoghi?
HENRY LeROY FINCH (Scrittore/Direttore): Il programma
per la registrazione del film, ciò che vedete sullo schermo, era
di poco più di due settimane. Il divertente è che io e Susie
stavamo parlando ed io ho detto “facciamo un film, lo gireremo in
6 giorni, lo faremo uscire in un paio di mesi e avremo finito, va bene,
ed eccoci qui tre anni dopo”.
Ma la post-produzione ci ha preso
un lungo periodo di tempo.
E per quanto riguarda l’improvvisazione, avevamo un set molto sciolto
perciò ho permesso agli attori di improvvisare e di lavorare con
il copione, ma alla fine non abbiamo usato l’improvvisazione tanto
quanto immaginavo, abbiamo finito per ritornare sul copione originale
ma credo lo stesso di aver mantenuto freschezza e vitalità. Ci
sono un paio di belle battute sparse qui e là che io so essere
improvvisate, ma non ci sono intere scene improvvisate, tutto è
secondo copione.
Voi siete il primo pubblico a cui lo abbiamo mostrato che ha davvero
capito che è divertente (il pubblico ride). Che ci crediate o meno
lo abbiamo mostrato non ottenendo nessuna reazione... e tu non capisci
cosa ne pensino! Perciò grazie per essere tanto sofisticati da
comprendere l’humor nero.
Domanda: In che periodo di tempo si svolge il film?
ROY: Abbiamo scelto di non specificarlo. Ci abbiamo lavorato con Eric Matheson (ingegnere di produzione) e Matt Clark (direttore artistico), non volevo che ci fossero cellulari o altro perciò abbiamo pensato di mostrare un nebuloso stacco di vita Americana, da fine anni ’40 a fine anni ’70, potrebbe essere qualsiasi posto rurale nel Paese. E con vecchi dischi in vinile, niente CD.
Domanda: Ci sono stati molti tagli al film basati sull’evoluzione dei personaggi nella post-produzione?
GUS CARPENTER (Editore): Ah, avevamo dei buoni personaggi e sono tutti qui ed erano tutti lì, ma sì alcune cose sono venute ed andate ma più che altro ci sono loro, i “nostri ragazzi” (il pubblico ride).
ROY: Questo è quanto infatti. La preparazione ha davvero permesso loro di diventare fratelli e lavorare sui personaggi perciò quando siamo arrivati nel Maine per girare, è stato girato tutto all’interno della casa, avevano già chiaro tutto in termini di relazione e su chi erano.
Domanda: Questa domanda è per il signor Gibbons ed il signor Harold. Quando lavorate per creare i vostri personaggi, che tipo di procedimento adottate?
BLAKE GIBBONS (Raymond): Bé la prima cosa che ho fatto io è stata chiamare Dionne Warwick allo Psychic Friends Network (Rete degli Amici Sensitivi) per sapere se lei pensava che avrei dovuto lavorare a questo con Mr. Harold. Lei ha detto ‘fai pure’, perciò questo è stato il mio primo passo. E tu Mr. Harold? (il pubblico ride)
GALE HAROLD (Kyle): Bé a me ha detto che non avrei dovuto, ma probabilmente era la mia segreteria che ha registrato male... uh, bé sai, tu hai cominciato e adesso tu devi finire.BLAKE GIBBONS: Bé allora, siamo stati insieme parecchio, ovviamente a parte per le cose che abbiamo fatto separatamente. Io conoscevo Dhilon prima di iniziare il film, ma non conoscevo Gale perciò é stato perfetto per questo tipo di relazione. Questi fratelli che erano amichevoli ma anche estraniati. Ed essere nel Maine e lavorare in quella casa usando il metodo di “volare con la cintura dei pantaloni” (tipo ‘andare dove ti porta il vento’) ci ha permesso di legare.
DIHLON McMANNE (Sebastian): Abbiamo anche dormito insieme. Quello ci ha aiutato molto. (il pubblico ride)
SUSIE LANDAU FINCH (Producer): Io voglio aggiungere qualcosa. Guardarli da produttore sin dal momento del casting e poi guardarli nelle prove fino a vedere tutto questo prender vita nel Maine è stato molto eccitante perché il centro di ogni personaggio era in ogni persona e loro continuavano a crescere. E ci sono scene, come quella in bianco e nero, che sono state provate a Los Angeles e poi loro le hanno improvvisate – questo é stato un lavoro fatto alla fonte – e infine girate e strutturate mentre le giravano, perciò tutto il lavoro che é stato fatto nei diversi momenti é visibile per me. Penso che voi ragazzi abbiate fatto un lavoro fantastico. E penso che la musica lo completi. Quindi c’é stato un grande lavoro fatto alla fonte e diesplorazione che poi é stato strutturato in un breve lasso di tempo.
GALE: In più Roy non è stato affatto egoista
sul set, come ha detto lui è stato tutto molto sciolto e molte
delle cose che sono successe, e che possono essere state viste o meno,
sono sucesse lì, e tu sai che non c’erano né qui né
alle prove.
E ci sono stati un sacco di giorni che sono stati fottuti, dal punto di
vista del tempo sai del tipo ‘portare a casa la giornata’,
nei primi 45 minuti ma é stato perché ci era permesso di
fare cose che creassero per noi una piattaforma su cui connetterci e questo
non puoi crearlo in prove che durano 2 settimane, perché cosa sono
3-4 giorni di prove se ci metti gli spostamenti e le questioni logistiche?
Per questo devi essere capace di farlo nella stanza, sul posto, con la
persona, ed essere capace di improvvisare su questo, persino essere capace
di stare seduto in una stanza e guardare qualcuno per 15 minuti mentre
loro fanno tutte le riprese che vanno fatte.
BLAKE: Roy ha creato un’atmosfera di gioco totale. Ci ha dato la possibilità di sbagliare e sperimentare, ed é stato del tutto generoso e di sostegno. E cosa più importante, anziché avere un piano prestabilito e farci infilare emozioni in posti prestabiliti ha permesso alla storia ed ai personaggi di evolvere, così mentre il tempo passava siamo stati in grado di conoscerci meglio e cambiare le cose giorno per giorno. Più tempo io e Gale passavamo insieme e ci conoscevamo, e non intendo a parlare del film, intendo proprio passare tempo insieme, anche con Dhilon, e più le cose diventavano.... se fosse musica direi jazz.
ROY: E poi ovviamente, niente di tutto questo é vero. In realtà ha fatto tutto il whiskey! (il pubblico ride). Il whiskey che gli vedete beretutto il tempo é vero, questa era la libertà. La generosità e il resto non c’entrano niente.
DIHLON: Roy mi ha anche fatto firmare un contratto speciale che diceva che sarei stato disponibile ad umiliarmi nel film. Essere legato ed abusato dai miei fratelli. (il pubblico ride)
ROY: Molto é stato possibile grazie al processo di editing (quando tagliano le scene) perché avevamo un sacco di materiale. Abbiamo girato in digitale perciò potevamo fare delle lunghe riprese ma questo comportava anche maggior lavoro per l’editore che deve rivedersele tutte e dar loro un senso. Sia Chris Anderson (co-compositore) che Gus Carpenter (editore) hanno molto del merito per la forma che ha preso il film alla fine.
Domanda: Quella musica non era presente durantele riprese, é stata aggiunta in post-produzione vero?
ROY: Di quale musica parliamo?
Domanda: E’ solo che durante tutto il film lo
humour era mischiato alla cupa sensazione data dalla musica ed era una
forte duplicità. Mi chiedevo se qualcuna di quelle (musiche) fosse
stata presente durante le riprese.
ROY: No non lo è stata. Chris Anderson ha creato molta della colonna sonora. Ha visto tutto e lo ha davvero capito, e ci siamo riuniti per creare qualcosa. Ma alcune delle canzoni di Ramsay Midwood (musiche originali) le abbiamo suonate sul set. Invece la parte in cui tutti più o meno restano nudi, quella era sul set, quel particolare pezzo intendo, e credo sia stato l’unico.
SUSIE: Roy ha composto la colonna sonora con Chris,
ed il suo background musicale credo abbia guidato sia le prove che il
suo lavoro con gli attori. Perciò credo che la musica fosse presente
dentro Ron prima che venisse composta – co-composta.
Domanda: Che tipo di telecamere avete usato?
PATRICK KELLY (Direttore della Fotografia): Abbiamo usato una SONY DSR-500 WSP - Widescreen PAL. Abbiamo girato col sistema PAL, abbiamo prodotto in PAL... 25 fotogrammi.
ROY: Quello che avete visto stasera in realtà era a 24 (fotogrammi). E’ un adattamento che aiuta il film ad essere un pò meno simile al DV.
Domanda:Signor Landau grazie mille per essere qui. Agli altri attori, avete sentito una certa gravità (un certo peso) nel lavorare con un attore vincitore di un Academy Award?
MARTIN LANDAU (Older Sebastian): Sono onorato di lavorare con loro.
GALE: Assolutamente! Avete mai sentito l’espressione “farsela addosso”? No?
DIHLON: Sì mi ha un pò intimorito il fatto
che io recitavo essenzialmente il ruolo di Martin Landau, ma lui è
incredibilmente gentile e brillante.
MARTIN LANDAU: In realtà lui recitava il Sebastian
anziano mentre io ero quello giovane (il pubblico ride).
Domanda: Qual’era il budget del film? Ci é permesso chiederlo?
ROY: Bé al di sotto di un milione.
GALE: Bé sotto terra.
SUSIE: Lo chiameremo micro-budget.
Domanda: Quale é stata la fonte della storia?
DUSTY PAIK (April): La mente malata di Roy!
ROY: La mia mente malata! Mia madre aveva 3 fratelli
ed erano tutti bevitori di cuore. Perciò molto è stato solo
immaginazione, ho pensato a come potrebbero essere stati da giovani.
E la casa é stato un personaggio molto forte – voglio dire eravamo a Bath, nel Maine dove vive mia madre Maggie e abbiamo visto questa strana, vecchia casa e io ho pensato “quanto costerebbe renderla un set?” sapete tipo uno di quei film hollywoodiani ad alto budget. Alloraabbiamo conosciuto la persona che abita in quella casa e lui ci ha permesso di girare mentre viveva ancora lì, e tutti hanno conosciuto Gene Rittal piuttosto bene.
Anche Gale é stato un’ispirazione per il film, per Kyle. Gli é stato praticamente cucito addosso – volevo creare qualcosa che fosse diverso dall’altro materiale cui stava lavorando. (credo si riferiscaa Queer as Folk)
Domanda: Che cosa é successo esattamente nella capanna che lui (Kyle) continua a ricordare? E cosa ha fatto esattamente l’altro fratello (Ray, interpretato da Blake Gibbons) per essere spedito in prigione?
ROY: Ah domande, queste sì che sono domande... (il pubblico ride). Vogliamo lasciarlo ambiguo di proposito. Rivedendolo potrete trovare uno o due indizi che vi aiuteranno nelle risposte.
MARTIN LANDAU: Nella vita ci sono più domande che risposte. (il pubblico ride)
Domanda: Mi chiedevo se aveste aggiunto più girato alla scena della capanna.
GUS: No la scena della capanna é stata una delle prime che ho tagliato ed é rimasta uguale per tre anni.
ROY: Poi una delle cose che Echelon fu così gentile da farci fare é stata farci arrivare al Master di Alta Definizione. Questo ci ha dato più dettagli riguardo a ciò che Patrick ha girato e Gus ha tagliato e unito. C’é sempre stato ma gli altri screening che abbiamo fatto erano a bassa definizione e perciò mancavano molti dettagli. In realtà nemmeno ciò che vediamo ora è il master ad alta risoluzione, é ancora una stampa standard.
SUSIE: Questo é leggerente più chiaro del film che viene mostrato di solito, di solito infatti sembra più intenso.
ROY: Sì é più ricco e con più tono di ciò che abbiamo visto stasera, ci sono stati problemi tecnici stasera ma é ciò che capita a chi fa film e video indipendenti.
Domanda: A cosa lavorerete dopo?
ROY: Abbiamo un altro pezzo che ho scritto io e che Susie produce con Martin che si intitola “Sleepwalking”. Ci lavorano anche Gloria ed Eric che raccolgono i fondi, e speriamo di finire per la fine dell’anno. E’ molto diverso da questo.
SUSIE: E Roy ha scritto anche una commedia romantica, si é mosso in una specie di direzione opposta perciò pensiamo di fare anche quella.
Mio padre, Martin, é appena tornato dalla Polonia dove ha fatto una performance, abbiamo visto un trailer l’altro giorno ed é stato incredibile. Vuoi parlarne?
MARTIN: Ho appena finito un film in Polonia. Un pezzo sulla seconda guerra mondiale. E’ meraviglioso secondo me. In pratica il cast é inglese. Sono appena tornato, ci sono rimasto 5 settimane. E’ la storia di un industriale Ebreo che fa un patto con Heinrich Himmler, dargli tutto: la sua piantagione, la sua arte, la sua casa, se Himmler concederà a 30 suoi familiari di chiedere asilo in Palestina. Himmler é un personaggio, Adolf Eichmann é un personaggio, e, uh, io sono un personaggio. (il pubblico ride)
Domanda: I prossimi film verranno girati allo stesso
modo e con lo stesso equipaggiamento o girerete su pellicola stavolta?
ROY: Se paghi tu io giro in 35mm (risata). Amo la pellicola,
abbiamo faticato molto per portare [Wake] a questo punto, cercando di
allontanarlo il più possibile dal DV. Conosco registi che usano
il medium, io non sono fra questi ancora.
Membro del Pubblico: Sacrificheresti le lunghe riprese se girassi su pellicola però.
ROY: E’ vero.
SUSIE: Per lo meno useremo l’HD. Ma per “Wake” doveva essere fatto con il medium che abbiamo usato così Patrick poteva muovere le telecamere in giro ed interagire con gli attori, tipo nella scena del party. Ma “Sleepwalking” é un tipo diverso di esperienza di cinema che ha bisogno di un equipaggiamento più largo e di più pianificazione.
ROY: Perciò tutta la libertà di cui parlavano i ragazzi, la generosità, va tutto fuori dalla finestra ora! (il pubblico ride) Scherzo.
SUSIE e ROY: Gazie mille per essere venuti.
ROY: .... e grazie a Martin Landau e agli altri per
essere stati qui.