6 Aprile 2001
Con: George Morfogen e Gale Harold
Tradotto da: Francesca
Redatto da: Marcy
Gale e George (insieme): Molte grazie.
Della: Bene. Prima di tutto parliamo di “Uncle Bob”. Di cosa
tratta la commedia?
George: Bé é la storia di uno zio e di un nipote. Ed é
una commedia che implica una relazione di enorme importanza per entrambi...
Della: Enome importanza....
George: ENORME importanza. E in realtà nel corso della commedia
c’é un livello di intimità nell’interazione
che chiaramente non c’era mai stato prima.
Della: Uh uh
George: Ed é una commedia che rivela l’importanza che il
nipote ha per lo zio e lo zio per il nipote. E c’é una sorta
di enorme eccitazione e l’interazione non é affatto tranquil...
Della: Oh cielo...
George: ....ed é inaspettata e piena di sorprese.
Della: Si prendono a testate perché sono troppo simili?
George: Si prendono a testate perché sono fortemente connessi e
pertanto c’é un livello di onestà che emerge fra di
loro nel corso della commedia accompagnato da rivelazioni inaspettate.
Della: Ora George, tu hai appena menzionato l’essere emotivamente
connessi. Tu sai che non é una cosa tipica dei maschi ammettere
anche solo di provare emozioni. Ma questi uomini lo ammettono... sono
onesti a riguardo... e fanno i conti con tutto questo.
Gale: Bé loro.... voglio dire lo fanno.... ma um... non in modo
evidente in una specie di conversazione. E’ più... l’emozione
si rivela più attraverso ciò che vivono l’uno con
l’altro e nel conflitto che hanno e sai, i personaggi più
o meno, cioé il mio personaggio Josh cerca di accostarsi allo zio
in un modo che sente quasi obbligato, che é spinto ad usare. Ed
é nella reazione che ottiene, sai, in questo dare e ricevere tra
di loro, e nell’azione, che esce l’emozione. Voglio dire che
é una commedia ricca di emozioni ma...um.. credo sia più
una situazione in cui le cose accadono come risultato di un conflitto.
Non é uno sfogo, sai... é più una sorta di...
George:(prende la parola) Quello cui Gale sta girando
intorno é che Bob é in crisi.
Della: Che tipo di crisi?
George: Una crisi di salute.
Della: Ok non si sente molto bene allora?
George: No, ha seri problemi di salute.
Della: Non é malato terminale o cose del genere...
George: Sì, lo é.
Della: Ok.
George: E questo emerge all’inizio perciò non é che stia rivelando un uh... segreto. Voglio dire emerge piuttosto presto nella sua esperienza, si sa che é in crisi.
Della: E’ ciò che riporta insieme i due?
George: In... in...
Della: (interrompe) Perché credo che Josh vivesse
da solo da un pò...
George: Sì infatti, Josh vive nel Mid-West e Bob nel Greenwich
Village. Ed anche se queste connotazioni geografiche non vengono esplicitate,
si capisce che siamo nel Village e che lui viene dal Mid-West, luogo in
cui io come personaggio sono cresciuto. E allora uh lui arriva e nel corso
della commedia si capiscono i motivi della sua visita. Sai questa é
una delle cose che ricordo di questa commedia, cui ho già lavorato
precedentemente. Ma non é come se stessi ripetendo qualcosa. E’...
noi abbiamo... io ho fatto... la premiére mondiale di questa (commedia)...
off Brodway, 6 anni fa. E um, ritorniamo come nuovi collaboratori. Voglio
dire non siamo, non sono...
Della: Avete mai lavorato insieme voi due?
George e Gale: No, no.
George: Questa é una nuova esperienza, una nuova esperienza
per me. E uh, ma... la cosa che ricordo molto bene, se mi é permesso
dirlo, é che nella commedia... la prima produzione... una delle
cose che mi é stata detta dal magnifico scrittore Romulus Linney
che é venuto nel backstage e con cui sono andato a scuola insieme
anni e anni fa.... MOLTO tempo fa (ride)...
Della: Non così TANTO tempo fa!
George: Sai una delle cose più belle di quella serata é
stata che non avevo idea di ciò che sarebbe successo dopo.
Della: Davvero?
George: Lui mi disse che non ero mai in anticipo nella commedia. E poi
ha indicato Austin che più o meno... che l’aveva guidato
tra la folla in quel piccolo teatro off broadway e lui l’ha indicato
e ha detto “quel ragazzo mi sbalordisce”, parlando di Austin.
Della: Uh huh. E’ stato nostro ospite la scorsa settimana.
George: Sì, l’ho sentito. E penso che questa sia una meravigliosa
aggiunta.
Della: Immagino che lo sia. Ora parlando dal tuo punto di vista Gale,
non per interromperti George ma...
George: No, niente affatto. Voglio...
Della: Come ti senti nel tornare indietro per essere vicino, e stare
nella stessa casa, con tuo zio? Non é come tornare a casa per stare
con tuo padre...
Gale: No, é, é... voglio dire questa é una delle
cose che si chiarisce nel corso della commedia. Ed é uno degli
aspetti che uh credo illustrino il motivo per cui non si sa cosa succederà
in seguito. Non sai cosa aspettarti, é una comedia shoccante, non
é, voglio dire, le cose ti vengono gettate addosso per sorprenderti.
Ma, sai, lui torna indietro, in parte é una missione di soccorso.
In parte é uhm una conquista. Una specie di metamorfosi post maturità.
Lui cerca di scoprire qualcosa di se stesso attraverso la creazione di
questa ultima connessione con lo zio, che lui sente...
Della (interrompendo): A causa di una scelta
che fece lui...
Gale: Sì, voglio dire questa é lunica persona a cui lo dice
nella commedia, l’unica con cui riesce a parlare, l’unica
che ha mai davvero amato...
Della: Awwww... (in inglese questa é un’esclamazione che
indica tenerezza)
Gale: ....é un personaggio solo che ha solo questa connessione con cui non é mai stato capace di collegarsi, ed ora che é quasi arrivata la fine coglie l’ultima possibilità di arrivare e afferrarla prima che scompaia.
Della: E qual’é il messaggio con cui volete che la gente
se ne vada?
George: Bé sai prima di tutto una cosa che non abbiamo detto ma
che é molto importante é che questa commedia é molto
divertente.
Della: (ridendo) E’divertente?
George: Sì e non perché noi cerchiamo la risata... é
il CONTENUTO, il modo in cui é... non é solo un’interazione
pesante e cupa. E’ tutto molto vivo, molto e alle volte estremamente
divertente.
Della: Rimanete con noi, torniamo subito per parlare ancora con Gale e George. (break pubblicitario)
Della: Bentornati a Jersey’s Talking, io sono Della Crews e sostituisco
Lee Leonard stasera. Sto parlando con George Morfogen e Gale Harold protagonisti
dell’imminente commedia off broadway “Uncle Bob”. Probabilmente
conoscete George per la serie “Oz” della HBO che é
giunta ormai alla quinta stagione e Gale per la nuova serie della Showtime
“Queer as Folk”. Ok parliamo di “Oz”. Questa sì
che é una serie di tutto rispetto.
George: E’ uno show che ha una uh sorta di onestà fantastica.
Della: Davvero?
George: Io, io penso di sì. Ed é ciò per cui io,
tutti noi, molti di noi che vivono a New York, veniamo fermati, per lo
show. E tutte le persone, differenti tipi di persone, sono molto coinvolte
dal mondo di questo posto piuttosto brutale.
Della: Che tipo di ricerche fate per farlo apparire così realistico?
George: Bé Tom Fontana ha creato lo show, scrive per lo
show e ne é produttore esecutivo. Uh io non gli ho chiesto molto
ciò che ha fatto per prepararsi a scrivere questo materiale, ma
ora penso che si senta talmente a casa in questo posto, che é una
prigione, ed é così creativo e così disposto a mettersi
alla prova e ad esplorare i personaggi andando oltre al fatto che sono
dei prigionieri.... ma (parla) delle loro vite personali, connesse
con il loro passato e delle loro interazioni che sono molto esplicite.
Voglio dire, come sai, questa non é una commedia, é uno
show che mostra i problemi che affrontano i prigionieri.
Della: Sai molte persone non si lasciano coinvolgere da storie che non
sentono vicine. Perché perciò pensi che siano attratte da
uno show come questo che parla.... queste persone sono carcerati e prigionieri...
come mi relaziono con loro?
George: Credo sia perché niente é finto. Tutto ti colpisce
allo stomaco.
Della: Troppo?
George: Non troppo, colpisce allo stomaco ma le persone ci credono, ne
sono affascinate e non schifate. Ci sono state comunque persone che hanno
avuto problemi nel fare i conti con un soggetto così duro e aperto
e onesto.
Della: Se non sono di larghe vedute intendi?
George: Sì. Ma io ora sono un carcerato, sono lì da molto
tempo. L’ho vissuto.
Della: (ridendo) Cosa si prova a recitare la parte di
un carcerato? Voglio dire...
George: Bé sono un sopravvissuto. L’ho creato io. E’
un grande risultato per me averlo creato.
Della: E sei stato spedito in prigione per?
George: Omicidio.
Della: Oohhh
George: E con una backstory molto arguta. In pratica dovevo essere mandato alla sedia elettrica negli anni ’60 ma quella notte mancò la corrente.
Della: (ridendo) ma che avvenimento ironico per te...
George: E’ stato fantastico, e ovviamente per ragioni umanitarie
non potevano rifarlo. Anche quest’uomo (si gira verso Gale)
recita in una bella serie....
Della: Sì ci stavo decisamente arrivando. Prima di tutto iniziamo
dal titolo “Queer as Folk”
Gale: Uhm hm.
Della: Siamo diventati davvero coraggiosi nel 2001 per usar un titolo
del genere. Parlami della sua origine.
Gale: Bé il titolo uh anche se sembra avere.... cioé ha
un doppio significato... voglio dire é un detto molto vecchio che
significa “there's nothing queer as folk” (non c’é
niente di più strano della gente), questa é in pratica la
traduzione letterale. Significa che non c’é nulla di più
strano delle persone che vedi quotidianamente. Uh lo show é stato
creato originariamente in Inghilterra da Russell T. Davies e poi la Showtime
lo ha adattato. E tratta di uh uomini gay a Pittsburgh e delle lore vite....
Della: (interrompendo) A Pittsburgh? Pittsburgh viene
maltrattata molto, perché io ho vissuto a Pittsburgh...
Gale: (interrompendo) Sì bé si svolge solo
lì. Noi non maltrttiamo Pittsburgh. E’ solo il posto in cui
viviamo, lavoriamo e ci divertiamo. Ed é interessante, uhm, é
bello lavorare con George perché entrambi lavoriamo in questi show,
sulla pay TV che uh crea personaggi molto onesti. E questo si può
dire anche del nostro show che uh mostra uno stile di vita che non credo
sia mai stato esplorato, sai, perlomeno in televisione, e che é
estremamnte esplicito, estremamente vero ed interessante. Credo sia il
dramma, la storia e la verità dei personaggi ad essere stata la
ragione grazie alla quale il nostro show ha superato la prima stagione.
Le persone ora vogliono vedere cosa succede.
Della: Quanto é realistico il tuo personaggio e quanto c’é
di te in lui, quali ricerche hai fatto?
Gale: Il mio personaggio é ovviamente basato sul personaggio che
era già stato creato per l’altro show ma uh spero sia il
più reale possibile. E’ una sorta di personalità brutalmente
onesta e quasi iconica. Ha la sua versione della sua personale verità
e della sua personale ricerca della felicità, che é essere
un uomo gay americano totalmente libero e con gli stessi diritti e libertà
di chiunque altro. Lui non é e non permette a se stesso di essere
emarginato. Perciò per me é, il modo in cui é scritto
ad essere forte, molto forte e anche il personaggio é molto chiaro
e molto forte per me perciò per quanto riguarda la mia performance,
io lo recito e basta, recito ciò che é sulla pagina perché
tutto su di lui é lì e poi, sai, aggiungo delle sfumature.
George: E’di un magnetismo straordinario.
Della: Davvero?
George: Sì, é di un magnetismo straordinario.
Della: Ora devo saperlo. Preferenze sessuali a parte, quanto sono simili
Brian e Gale? Se lo sono...
Gale: Bé lui é un personaggio. Io sono un attore. Voglio
dire questa é una domanda su cui potrei passare delle ore a rispondere.
Non lo so esattamente, non l’ho ancora capito.Voglio dire, alcune
cose ce le ho chiare ma sto ancora cercando di conoscere questo personaggio
e lui é appena nato. Ci sono cose simili credo e uh.... questa
é la ragione per cui vieni scelto per una parte....perché
il responsabile della produzione ti vede e vede qualcosa in te che vorrebbe
vedere nel personaggio o che vede già. Perciò...
Della: Quanto potete contribuire nella scrittura e produzione dello show?
George: Contributo? Intendi...
Della: Penso che gli scrittori ascoltino alcune delle vostre idee...
Gale e George: Sì.
George: Nel mio caso io ho contribuito molto poco. Uhm l’ho fatto... non é che mi faccia schifo condividere delle idee... ma Tom é in completo contatto col personaggio. E la scorsa estate il mio personaggio ha preso una piega inaspettata anche per me come attore. Aprivo il copione e pensavo “Oh mio Dio cos’é QUESTO?” Ho fatto un viaggio straordinario la scorsa estate e la gente ha approvato. Loro dicevano a ME quanto fosse inaspettato. Non riuscivano a credere che questo personaggio che loro avevano considerato come sicuro facesse cose che erano, bé, violente.
Della: Ma come attore l’hai trovata una sfida eccitante...
e lo stesso tu (guarda Gale) quando arrivi a cogliere una nuova
dimensione del tuo personaggio.
Gale: C’é sempre, voglio dire nel mio caso c’é
stata un pò di collaborazione ma ci sono ancora episodi in cui
vengono lanciate delle bombe e tu hai bisogno di un momento per riprenderti,
e poi realizzi che é proprio questo il punto. Che la sfida é
qualcosa da affrontare. E la cosa migliore di questi cambiamenti é
ciò che ti riserva il futuro, sai.
Della: E alla fine della giornata potete andare a casa e dire di aver
fatto un buon lavoro, il migliore possibile.
George: Bé NOI non lo possiamo dire ma gli altri pssono!
(ride)
Della: Ok, bé é stato molto bello parlare con voi due.
Con te di “Oz” e con te di “Queer as Folk”. E
ovviamente abbiamo parlato con George Morfogen, spero di averlo pronunciato
bene...
George: MORfogen
Della: Morfogen, capito. E ovviamente con Gale Harold. Grazie Signori
e buon lavoro.
George: Grazie mille.
Gale: Grazie Della.