Wake (2003)

Il riunirsi di quattro fratelli con scopi diversi porta ad un mortale mix di alcol, farmaci e armi da fuoco in “Wake”, il debutto nella sceneggiatura e nella regia di Henry LeRoy Finch. Banale racconto gotico, che invoca quei valori della famiglia tradizionale americana basati su segreti e bugie, il film non riesce a trascendere dalle sue originali aspirazioni letterarie.

Il film inizia e finisce con Martin Landau, suocero del regista, in un breve cameo nella parte di uno dei fratelli, Sebastian. In una casa grigia e polverosa, siede alla macchina da scrivere pigiando i tasti attentamente e narrando la storia che si svolgeattraverso flashback.

Dihlon McManne interpreta il giovane Sebastian, il sensitivo poeta, forse in un'età compresa tra i 20 e i 30 anni, che si prende cura della sua moribonda madre nella stessa casa e attende l'arrivo del fratello più giovane Kyle (Gale Harold). Kyle è il fratello "danneggiato" che lavora come meccanico, dopo aver trascorso del tempo in un istituto mentale, e si spara una regolare dieta di pillole nel tentativo di tenere a bada i suoi demoni.

Prima che Kyle arrivi, l'impetuoso Ray (Black Gibbons) si presenta inaspettatamente. Ray è la pecora nera tra i fratelli, gli è stato accordato un rilascio anticipato dalla prigione e ritorna sospettando Sebastian e Kyle di cospirare per escluderlo da qualsiasi eredità che la madre possa lasciare quando muore..

Jack (John Philbrick), il quarto fratello ed il personaggio meno sviluppato, completa la riunione portando dei regalini, Dusty (Rainer Judd e April (Dusty Paik), due donne prese in un locale di streaptease.

Le accuse e le discussioni cominciano immediatamente e continuano in una lunga notte di bevute e di litigi e di festeggiamenti, interrotti da occasionali interludi di esposizione. Girato in una vecchia casa nel Maine, per i due terzi finali Wake è
estremamente confinato al set e molto di esso sembra un prolungato esercizio di recitazione in posture da macho.

I punti di forza di Finch come regista riflettono il suo background nel design musicale e sonoro. Il suono è l'aspetto più originale del film e Finch usa una complessa stratificazione di effetti nel tentativo di riprodurre sonoramente il deterioramento progressivo dello stato mentale di Kyle. La colonna sonora ombrosa, che include canzoni di Ramsay Midwood, effettivamente evoca i toni oscuri ricercati da Finch, ma non è abbastanza per superare la vaghezza della trama del film.

Le influenze riconosciute su Finch - Eugene O'Neill, Edward Albee and Sam Shepard - gettano lunghe ed impenetrabili ombre su un film poco profondo che manca della specificità necessaria ad infondere vita fresca nei temi familiari.
Piuttosto chelasciar penetrare nel suo lavoro gli scrittori sopracitati, Finch prende obliquamente alcuni personaggi-Shepard e li mette in una situazione O'Neil claustrofobica ad attendere delle rivelazioni Albee-esche che non arriveranno mai.

Cercando l'universalità, il regista finisce per avere un film generico privo di alcun senso di tempo e luogo e con personaggi che, al massimo, sono archetipi, ma il cui comportamento sfocia maggiormente nello stereotipo.

Come drammaturgo, Finch non possiede la sottigliezza per scrivere dei temi da lui affrontati, mentre permette goffamente ai suoi personaggi di urlare e gridare l'un l'altro divertimento per gli attori, forse, ma morte per il film.
Non è permesso costruire niente , così non restano tensione o sorpresa per il culmine del film, che risulta un flaccido rimpasto del dramma americano del ventesimo secolo.

CONTENUTI SPECIALI DVD

- A 14 minute Single take featuring Gale Harold (Click)
- The making of Wake -cast and crew interviews (Click)
- Post Production tour with director Henry LeRoy Finch
- Slideshow (immagini fotografiche)


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