Theatre/Theater L.A.: Orpheus Descending

Ho parlato con un’amica, adesso vive a Boston ed è la persona che in realtà mi ha fatto conoscere Queer as Folk e Gale. Le ho detto dello spettacolo, lei è rimasta entusiasta della notizia e mi ha detto che sarebbe andata a vederlo se il marito fosse stato d’accordo. Fortunatamente lui lo era, e sono andati insieme.

Hanno visto la recita della settimana scorsa, ed hanno incontrato Gale dopo. Lei mi ha detto di sentirsi nervosa e pietrificata.

Gale si è fatto vedere poco dopo e voleva riporre la chitarra nella custodia, lei si è avvicinata e gli ha chiesto una foto, lui ha acconsentito, lei gli ha detto che era uno schianto, ma aveva sentore che lui avesse fretta, era tipo un po’ impaziente o forse voleva che tutte le faccende da fan finissero.

Lei gli ha detto di venire dall’Israele, lui non si è stupito, e ha annuito. Quindi lei le ha riferito di un’amica (proprio io), di che grande fan io fossi, e lui ha detto: “ah sì”, e poi hanno fatto delle foto e lei gli ha chiesto di autografare il programma per me.

Gale l’ha fatto, ma ha scritto male il nome nella dedica, così ha preso un altro programma e l’ha autografato come si deve.

Tossiva tantissimo, e si è scusato perché non voleva contagiare nessuno, ma lei gli ha detto che andava tutto bene, poiché avrebbero detto a tutti che l’avevano presa da lui. Lui ha sorriso, e ha raggiunto altri fan.

Lei si è sentita molto dispiaciuta di non aver saputo davvero dire nulla di arguto, ha solo mormorato qualche parola, invece di rompere il ghiaccio.

L’ha descritta come la serata più fantastica ed indimenticabile mai capitata, Gale è stato molto gentile ma sembrava stanco o ammalato e forse un po’ impaziente.

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