12,13,14 - 19,20,21 Febbraio 2010
di: LynnMLIS
Fonte: LynnMLIS
Tradotto da: Robin
Redatto da: Marcy
Galleria
fotografica
12 febbraio, venerdì: Quando ho detto a Gale quanto ho adorato lo spettacolo, ho anche ammesso che era la prima rappresentazione dal vivo di un lavoro di Tennessee Williams che avessi mai visto. Lui ha risposto: “Davvero?” (probabilmente era sorpreso, vista la mia non proprio giovane età. LOL). Ho detto che pensavo che le parole fosse bellissime.
13 febbraio, sabato: Sia sabato che domenica, prima della recita SusieItalia, Kathy (dall’Australia) ed io abbiamo parlato con Peter e Mary Lou Pepe, gli orgogliosi genitori del regista, che erano venuti a trovarlo dall’East Coast per vedere lo spettacolo. Sono state persone deliziose con cui intrattenersi, ed erano affascinati dai fan di Gale. Dopo lo spettacolo, ho dato un libro a Gale, la prima edizione dell’ “Orpheus Descending”, pubblicata nel 1958. Colleziono libri d’antiquariato per bambini e sono stata molto fortunata a scovare questa prima edizione dal costo ragionevole in ottime condizioni! Il prezzo originario sulla sovraccoperta di carta era di 3 dollari e 99 centesimi! Gale lo ha preso tra le mani, l’ha aperto attentamente citando il nome dell’editore, mostrando che conosceva il libro. Mi ha risposto con un dolcissimo grazie, e ha avvolto le mie spalle con un braccio mentre Sue ci ha scattato la foto.
14 febbraio, domenica: Il cast mi è sembrato eccezionalmente bravo in quest’esibizione. Qualcuno ha detto che il pubblico della domenica è il migliore, dal momento che se gli spettatori sono a teatro in un bel pomeriggio domenicale a Los Angeles, allora vuol dire che vogliono davvero essere lì! In uno degli intervalli, ho avuto la possibilità di parlare con Yara Martinez. Stava parlando in spagnolo con alcuni fan venuti dalla Spagna. E’ una donna adorabile, amichevole, e un po’ in imbarazzo quanto alcune ragazze spagnole le hanno chiesto l’autografo. Le ho detto di aver apprezzato la sua recitazione in ‘Vanished’ e che è stato triste che il suo ruolo nella stagione scorsa non abbia funzionato per lei. Lei ha affermato che questa è la stagione degli episodi pilota, e che spera di ottenere qualche parte. Le ho augurato buona fortuna. Ho salutato SusieItalia, che ha contribuito a rendere il week-end divertentissimo, e gli altri amici internazionali. Sono dovuta andare via presto per prendere il mio volo, ma prima ho fatto alcune foto al di fuori del teatro, visto che mi era venuta un’idea.
19 febbraio, venerdì: dopo lo spettacolo di venerdì, ho
dato a Gale un album (di quelli in cui si raccolgono foto e ricordi) della
produzione che avevo confezionato per lui. Ho rivestito un raccoglitore
a tre anelli con della stoffa stile anni ’50, e ho incluso le recensioni,
alcuni scatti, diversi articoli di riviste teatrali che analizzavano l’’Orpheus’,
ed alcuni commenti sulla bacheca di IMDb che parlavano del dramma (con
il permesso – grazie- di chi ha postato, certo). Ho anche incluso
un disegno fatto con penna ed inchiostro realizzato da me del Theatre/Theater
di notte. Ho chiesto a Gale se pensasse che ogni membro del cast avrebbe
gradito una copia. Lui ha detto che lo pensava, mi ha ringraziato e mi
ha dato un abbraccio davvero piacevole. Ha additato i plettri da chitarra
che ho usato come linguette divisorie e in prima pagina.
20 febbraio, sabato: devo dire che l’intero cast è stato davvero eccelso, quella sera. Per me in particolare, Francesca Casale è stata splendida. Il suo ritratto di Vee, la dolce infantile donna religiosa, dominata dallo prepotente marito sceriffo, era così calzante! Ho apprezzato soprattutto lei e Gale insieme. Aveva anche altri 2 ruoli nel dramma – la severa infermiera Porter e la spassosissima donna che chiama la farmacia! Mi ha detto dopo lo spettacolo che non l’avrebbe rifatto di nuovo, alcune delle transizioni tra i vari personaggi sono state veloci e difficili. Geoffrey Wade è stato superbo nel ruolo di Jabe Torrance – assolutamente da brivido, spaventoso. Ha anche interpretato David Cutrere. Dopo la recita di quella notte, ho parlato con ogni membro del cast e del squadra ringraziandoli per il loro lavoro e dando ad ognuno una copia del disegno in una busta marrone. Tutti hanno apprezzato molto. Ho ricevuto abbracci entusiasti da ognuno, specialmente da Claudia Mason e da Denise Crosby. Claudia ha detto che quella stampa aveva un significato particolare per lei, e che aveva intenzione di incorniciarla. Dopo la performance, sono stata colpita dall’animata discussione che Gale ha avuto con una coppia di spettatori, riguardo il massaggio alla schiena / manipolazioni spinali che Val fa a Lady nel secondo atto. Gale ha spiegato in gran dettaglio esattamente perché Val accarezzasse il collo di Lady nel modo in cui l’ha fatto.
21 febbraio, domenica: Mentre aspettavamo nell’atrio, LemonBars ed io abbiamo cominciato a parlare con tre ragazze spagnole. Due di loro si erano incontrate per la prima volta allo spettacolo. Vivono in zone differenti della Spagna. Abbiamo conversato vivacemente, avendo non solo Gale come argomento, ma anche Internet, e la riforma del sistema sanitario. Erano così emozionate di apprendere che stavano in realtà parlando con l’utente LemonBars della bacheca di IMDb! Quando siamo entrate nel teatro, ci siamo dirette tutte verso la prima fila sinistra. Abbiamo lasciato loro i nostri posti, che si trovavano più al centro. Mentre aspettavamo l’inizio, ho dato ad ognuna di loro un disegno a penna ed inchiostro del ‘Theater’. Domenica tra il pubblico c’era Ames Inghman, un’amica e precedentemente compagna di cast di Gale nella produzione del 1998 de “The Indian Queen” - (opera del drammaturgo inglese Sir Robert Howard, scritta in collaborazione con John Dryden, ambientata nell’America del Sud prima dell’invasione spagnola. Quella del ’98 però è stata una riscrittura in chiave moderna, alterata in Spanglish da Guillermo Gomez-Pen~a, ed è intitolata ‘La Indian Queen’, ndt) al Long Beach Opera. Gale ed Ames interpretavano il ruolo dei turisti. Come riportato dagli altri, alla fine dello spettacolo conclusivo, il cast ha ricevuto una risposta estremamente entusiasta dal pubblico, e Gale aveva un gran sorriso sulla faccia. Sembrava contento e sollevato. Hanno avuto applausi extra. Claudia ha lasciato la fila e ha chiamato il regista Lou Pepe per farlo venire giù dal pubblico, cosa che ha fatto e ha ottenuto un applauso col resto del cast. Prima di lasciare il palco, Gale ha dato a Lou un grande abbraccio.
Che esperienza grandiosa sono stati questi ultimi due week-end! Vedere Gale recitare e cantare è stato assolutamente elettrizzante. Ammiro Gale e chiunque altro abbia lavorato nell’”Orpheus”, per il loro talento e la loro dedizione. Tennessee ne sarebbe orgoglioso.