gale-harold.it

'La calata di Orfeo' al Theatre/Theater

22 gennaio 2010

di: David C. Nichols
Fonte: latimesblogs.latimes.com
Tradotto da: Francesca
Redatto da: Marcy

La poesia drammatica senza confronti di Tennessee Williams è evidenziata in “Orpheus Descending”, ed è largamente rappresentata al Theatre/Theater. Questa oscura rivisitazione del 1957 del mito di Orfeo viene resa in modo libero ed evocativo nell’adattamento del regista documentarista, Lou Pepe, e della sua abile compagnia capitanata brillantemente da Gale Harold e Denise Crosby, nel ruolo della tragica coppia al centro di tutto.

Anche se la rappresentazione messa su a Broadway da Harold Clurman – presa dalla revisitazione fatta da Williams di “Battle of Angels” del 1940 – fallì, Orfeo è di cardinale importanza nella commedia. Problematica ma anche interessante, questa saga del carismatico vagabondo suonatore di chitarra che entra nell’Ade di paese di una infelice negoziante con discendenze Siciliane, si libra direttamente nel mezzo dei trionfi e dei fallimenti dello scrittore.

Il regista debuttante Pepe evita di essere pedante sul set scheletrico disegnato da David Mauer. Dopo che il rito mascherato del Conjure Man di Curtis C ha stabilito il tono esemplare, un falso coro Greco composto dalle pettegole del paese (Kelly Ebsary e Sheila Shaw) lancia in maniera buffa l’esposizione.

In compagnia dell’aristocratica in rovina, Carol Cutrere (la meravigliosa Claudia Mason), entriamo nel territorio vintage di Williams, reso pieno di atmosfera dalle superbe luci di Brandon Brauch e dall’accompagnamento di chitarra blues del membro del cast Robert E. Beckwith.

E quando Harold, nel ruolo di Val Xavier, compare indossando la giacca di pelle di serpente, seguito dalla rigida Lady Torrance della Crosby, anche Orfeo discende nell’affascinante regno tutto da solo. Il pregevole gruppo, in cui molti recitano ruoli diversi, include la sempre affidabile Francesca Casale nel ruolo della moglie visionaria dello sceriffo, e Geoffrey Wade, nel ruolo del marito morente e tiranno di Lady. Però, tutto gira intorno ad Orfeo ed Euridice. Harold, ideale per il ruolo, si accende meravigliosamente con la Crosby, la cui non-convenzionale interpretazione è un’interessante rivelazione.

Il fatto che la commedia sia in tre atti potrà non piacere a chi ha gusti moderni, ma il ritmo di Pepe non si trascina mai, ed il razzismo e la violenza gotica del Sud rimangono esposti. “Siamo tutti condannati a vivere un’esistenza solitaria,” è la nota chiave di Williams. Ed è ciò che guida questo revival pieno di risorse.



Traduzione a cura dello staff. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione anche solo parziale di questo articolo è vietata previa autorizzazione degli amministratori, e comunque senza i dovuti crediti a gale-harold.it