Gale Harold:
Star della controversa serie gay “Queer as Folk”

1 Dicembre 2000

Trasmessa: E.T - ENTERTAINMENT
Fonte: LIBERTY AVENUE
Tradotta da: Claudia
Redatta da: Marcy
ENTERTAINMENT TONIGHT: Prima di tutto parliamo un po’ di quanto questo programma sia unico per il pubblico americano.

GALE HAROLD: Credo che la cosa che rende veramente unica questa serie sia il fatto che si tratti di uno show che non sentimentalizza le vite dei personaggi. Li mostra come del tutto reali -- in ogni cosa, sia l’aspetto affascinante e interessante che quello che può far dire alle persone sedute davanti al televisore “Mio Dio! Non posso credere che questa persona abbia fatto questo.” Ma questa è la vita reale.”

ET: Parliamo un po’ di cosa tratta questo telefilm, per quelli che non hanno mai sentito parlare di “Queer as a Folk”. Come lo descriveresti?

GALE : Potrei descriverlo come una commedia drammatica su cinque ragazzi gay che vivono e lavorano a Pittsburgh, sui loro rapporti con gli amici e la famiglia. Il mio personaggio è un dirigente pubblicitario di successo. Molto sfacciato, socievole, che non si giustifica per il suo stile di vita e per quello in cui crede. Ha una relazione fin dai tempi delle scuole superiori con il suo migliore amico, Michael (HAL SPARKS), una persona molto onesta e giusta, ma è un po’ spaventato dalla vita. Brian è in qualche modo il suo difensore, ma trae anche profitto dalla loro relazione. Poi c’è Emmett (PETER PAIGE), che è il più estroverso e dinamico del gruppo. Ted (SCOTT LOWELL) è quello analitico. Non so come descriverlo oltre a dire che “prova a mettere un cappello su ogni cosa”. Ma, dopotutto, i cinque sono estremamente reali e… Oh, e Justin (RANDY HARRISON), il mio nuovo fidanzato, un ragazzo di 17 anni che sta cercando il suo posto nel mondo, e prova a sperimentare nella realtà i sentimenti che ha dentro. Sta entrando nel pieno delle sue esperienze, se così possiamo dire.

ET: Perché pensi che questo telefilm sia così innovativo? La gente dirà che si tratta di qualcosa che non si è mai visto prima d’ora. Puoi dirci perché pensi che attirerà l’attenzione?

GALE : Guarderai la televisione e vedrai due uomini fare quello che fanno, due uomini avere un’intimità estremamente reale, estremamente erotica, una relazione molto eccitante. Questo è uno dei lati della cosa. L’altro lato è che i problemi sono estremamente complessi e non sono pensati per l’impatto che possono avere sulle persone. Non vogliamo parlare del problema di essere gay in America, dei pericoli del loro stile di vita o di quanto sia divertente esserlo. Non credo che la gente lo abbini a questo.

ET: Quando hai visto la prima volta “Queer as a Folk” eri sorpreso di quanto dettagliate e oneste fossero le descrizioni?

GALE : Ero sorpreso. Il contesto è differente in Inghilterra, ma quando metti su la videocassetta, ti rendi conto che si trattava di qualcosa di strabiliante… Sapevo di cosa parlava il telefilm, il contesto e sapevo qualcosa sui personaggi, ma non avevo mai visto un episodio intero. Ho visto una specie di edizione bastarda che non era molto pulita. Lo vedi, e la prima cosa di cui ti rendi conto è che è tutto vero, così reale. I personaggi vengono presentati fin dal principio, e dicono questa è la mia vita, questo è il nostro mondo, è il posto da dove provengo. Così tu sei preparato a vedere tutto, non ti nascondono nulla. Ti accompagnano attraverso i loro differenti cambiamenti fin dal primo istante. Poi ti ritrovi a chiedere a te stesso “Come hanno fatto ad andare avanti?”

ET: In che modo questa serie sarà simile a quella Inglese? Sarà altrettanto vivida e provocatoria?

GALE : Speriamo di sì. La prima cosa che i due telefilm hanno in comune è la qualità del modo in cui è stato scritto, la profondità dei personaggi e l’interazione tra questi. Divideranno lo stesso spirito che comporta prendere un personaggio e renderlo il più vulnerabile possibile, in modo da raggiungere uno stato di rivelazione. Credo che il modo di scrivere di “Queer as a Folk” supporti realmente tutto questo. Per il modo in cui è stato scritto, in ogni scena la posta in gioco è realmente alta. Non ci sono riempitivi, non ci sono momenti prestabiliti. E’ quasi tutto a piena velocità. E’ la vita. E’ una versione filmata della vita. Quindi gli spettatori possono accettare queste affermazioni ed immaginare come siano le loro vite, e se sono interessati a vedere ciò che succede tra altre due persone, dovrebbero guardare il telefilm. Non è l’unica ragione per la quale dovrebbero guardarlo. Ma è tutto là.

ET: Ci sarà del nudo?

GALE : Devi aspettare per vederlo, ma non hai mai visto niente di simile. Te lo garantisco. Quando il lavoro che abbiamo fatto sarà sullo schermo, compra una sedia nuova, perché dovrai metterti comodo.

ET: La gente parla di quanto sia difficile fare scene d’amore, specialmente nudi. Nella serie Inglese non ci sono censure. Com’è stato per te?

GALE : Beh, negli attimi che precedono la scena, è molto difficile. Ti stai preparando per una scena, e la cosa più importante è rimanere emotivamente a disposizione ed entrare nella parte con il partner. Non devi lasciare che la tua coscienza blocchi il flusso della tua creatività che sta venendo fuori, così puoi recitare qualsiasi scena. Sì, negli attimi precedenti la cosa importante è non lasciare che la tua coscienza limiti la scena. Per me la sola cosa da fare è entrare nella parte e lasciarsi andare. E quando l’ho fatto è stato fantastico. Girare queste scene è uno dei lavori più rilassanti ed appaganti, perché devi realmente dimenticare tutto il resto, e recitare solo la tua scena. Questa è in un certo senso una incredibile libertà, poiché non devi farlo sempre. La posta in gioco di solito non è così alta.

ET: Quali passi credi che la TV e il cinema abbiano fatto per permettere a questo programma di venire trasmesso?

GALE : E’ stato fatto molto lavoro, ma credo che era ora lo si dovesse affrontare. Diciamolo, siamo nel 2000 e le persone stanno iniziando a svegliarsi da questo punto di vista. Credo che, come dicevo prima, non si debba negare l’impatto che può avere mostrare alla gente la verità. Questo permette alla gente di capire sé stessi, e quando hai capito te stesso puoi capire le persone attorno a te. E puoi cominciare a lasciar perdere tutte le stronzate che portano a cose come le guerre mondiali, il razzismo, gli stereotipi e il bigottismo.

ET: Credi che vedremo mai qualcosa del genere in televisione?

GALE : Sì, se tutto va bene.

ET: Siamo molto lontani da questo?

GALE : Non c’è modo per me di saperlo. Il telefilm può colpire, può far saltare la mente di chiunque. Ci sono persone che potrebbero correre per strada gridando di gioia, ma questo non significa che le persone lo faranno. Credo solo che sia un po’ difficile spingere prodotti commerciali nelle gole della gente e vendere loro prodotti senza significato quando le loro menti sono passate oltre un certo punto. Ci sono cose più interessanti di sedersi sul divano e guardarsi uno show televisivo.